Ciao Ragazze/i! Come vi avevo annunciato nell’articolo precedente sul blog fa ufficialmente ritorno l’henné! Per festeggiare l’avvenimento ho pensato di fare le cose in grande girandovi un video in cui vi parlo un po’ in generale del Tingere i capelli con le Erbe Tintorie e della mia esperienza con la miscela Khadi. Per chi non potesse/volesse vedere il video, come sempre, può proseguire con la lettura. Per praticità, dividerò la guida dalla recensione in modo da facilitarvi la consultazione.
Qui potete leggere la Recensione dell’Henné Light Brown Khadi.
Cosa troverai in questo articolo:
L’Henné e le erbe tintorie
La Lawsonia inermis
Le erbe tintorie vengono utilizzate sin dall’antichità per tingere pelle, unghie e capelli. Ricavate da diverse tipologie di piante, la più famosa è certamente l’Henné. L’Henné, conosciuto anche con il nome di Henna o Alcanna, è una polvere verdastra ricavata dall’essiccazione e successiva macinazione delle foglie e dei rami della Lawsonia Inermis. La Lawsonia Inermis è un arbusto spinoso appartenente alla famiglia delle Lythraceae, originaria dell’India e del Nord Africa. La polvere di Henné, se miscelata all’acqua, rilascia una molecola chiamata Lawsone capace di reagire chimicamente con le proteine animali. Nello specifico, il Lawsone si lega alla Cheratina tingendola di rosso tramite reazione chimica. Tale reazione prende il nome di Michael Reaction o Michael Addition.
Oggi l’Henné viene principalmente impiegato per realizzare Tatuaggi temporanei chiamati Mehndi o per colorare i capelli. Questo metodo di colorazione è un’ottima alternativa per tutte quelle persone allergiche alle tinte chimiche. L’Henné infatti, legandosi al capello, lo riveste donandogli un aspetto sano e fungendo da barriera protettiva nei confronti degli agenti esterni. Ne consegue che, oltre ad avere una mera funzione colorante, l’henné sia un vero e proprio trattamento fortificante e ricostituente.
L’Indigofera tinctoria
Oltre alla Lawsonia Inermis, per tingere i capelli, vengono impiegate anche altre erbe tintoree in grado di rilasciare colore. Per praticità anch’esse vengono comunemente denominate Henné pur non essendolo. Prima fra tutte è l’Indigofera Tinctoria, un arbusto appartenente alla famiglia delle Fabaceae (o Leguminose) originario dell’India e del Sud Africa. Dall’essiccazione e dalla macinatura delle sue foglie si ottiene l’Indaco, una tinta blu scuro che, sul capello, aiuta a raggiungere colorazioni dal castano chiaro al castano scuro/nero.
LA Cassia obovata o Henné neutro
Infine, è bene fare un discorso a parte per la Cassia Obovata o Cassia/Senna Italica. La Cassia è un arbusto appartenente alla famiglia delle Fabaceae (o Leguminose) originaria dell’Italia. Al contrario delle altre erbe sopracitate, ha potere tintorio nullo ed è per questo che è comunemente chiamata Henné Neutro. In realtà su capelli biondi o castano chiari può regalare sfumature verdastre in quanto particolarmente ricca di clorofilla. Per evitare il problema è innanzitutto necessario acquistare Cassia di buona qualità e non tenere l’impacco in posa per un periodo superiore ai 30 minuti. Viene utilizzata principalmente per il suo potere ricostituente e curativo da chi non vuole tingersi o come riempitivo negli impacchi coloranti.
Altre Polveri Coloranti
Per completezza qui di seguito vi lascio un piccolo elenco delle principali erbe/spezie/fiori utilizzate all’interno degli impacchi tintori in grado di regalare sfumature più o meno intense alla nostra chioma.
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Amla – per sfumature castano scuro
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Mallo di Noce – per sfumature castane ramate
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Curcuma – per sfumature bionde
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Robbia – per sfumature rosso/ rosso ciliegia
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Ibisco – per sfumature rosso/ rosso ciliegia
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rabarbaro – per sfumature biondo intenso
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katan – per sfumature castano sfumature
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crespino – per sfumature biondo freddo
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sandalo rosso – per sfumature rosso violaceo
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alcanna – per sfumature viola
Come utilizzare l’Henné in sicurezza
Girando in rete è possibile trovare moltissime ricette a base di Henné. Qui di seguito vi darò le informazioni base senza le quali può risultare “rischioso” avventurasi nel mondo della colorazione naturale.
Analisi del Capello
Quando si decide di utilizzare l’Henné, la prima cosa da fare è valutare lo stato dei nostri capelli in modo da trattarli nella maniera più consona e ottenere risultati soddisfacenti sin dalla prima applicazione. Vi anticipo già che per avere a che fare con le Erbe tintorie in genere è comunque necessario armarsi di una buona dose di pazienza e tanto tempo.
Capelli non trattati
Se i vostri capelli non hanno subito colorazioni o trattamenti chimici di alcun tipo e non utilizzate prodotti a base di siliconi, complimenti! Avete un problema in meno di cui occuparvi e potete passare allo step successivo!
N.B. – SE SEI BIONDA NATURALE E VUOI APPLICARE UNA MISCELA CONTENTE INDIGO IN ALTE PERCENTUALI PER TE SARA’ COMUNQUE NECESSARIO EFFETTUARE LA COLORAZIONE VEGETALE CON DOPPIO PASSAGGIO PER SCONGIURARE GLI ANTIESTETICI RIFLESSI VERDI.
Capelli non trattati chimicamente ma curati con prodotti siliconici
Bravi.. ma potete far meglio! Nel vostro caso è possibile applicare l’impacco di Henné, ma sarebbe prima consigliabile eliminare i siliconi dai capelli. Per farlo, basterà non utilizzare per un mese circa tutti i prodotti che li contengono (shampoo, balsamo, maschere, prodotti per lo styling). Il silicone infatti non permette all’Henné di ancorarsi al capello e potreste avere risultati deludenti.
Capelli trattati (tinti, decolorati, stirati con acidi o permanentati)
Se avete subito decolorazione o tinture chimiche, la prima cosa da fare è andare dal parrucchiere per tornare al vostro colore naturale e ottenere nuovamente una base omogenea. Fatto ciò, per almeno tre mesi non stressate più i capelli. Eliminate piastre, prodotti siliconici, shampoo aggressivi e abbondate con maschere e/o impacchi nutrienti. Se avete le punte particolarmente rovinate, approfittate di questo periodo di transizione per spuntare le lunghezze e risanarle. Passato questo periodo di assestamento potrete procedere in sicurezza con l’applicazione dell’henné.
In caso di stiratura chimica o pemanente, lasciate ricrescere quanto più possibile il capello naturale e cercate di scegliere una miscela di Henné simile alla vostra base. Tenete comunque sempre in considerazione che la parte di capello trattato con acidi possa reagire diversamente alla colorazione vegetale rispetto alle radici sane.
La Scelta dell’Henné
Arrivate a questo punto dovete scegliere la miscela di erbe più adatta a voi. Se non avete mai utilizzato l’henné, siete alle prime armi o non volete stravolgere il vostro colore di partenza, la scelta migliore è utilizzare delle miscele pronte. Quelle di Khadi sono molto buone e nella confezione trovate tutto l’occorrente per la posa (guanti, cuffia e manellina). Se invece amate il rosso e non puntate al castano, procuratevi una Lawsonia pura non contente Picramato di Sodio. Il Picramato di Sodio è un composto sintetico di colore rosso e può essere aggiunto alle miscele a base di Lawsonia per intensificarne il potere colorante. Questo componente è potenzialmente cancerogeno, irritante e non può essere utilizzato in gravidanza. Inoltre, su capelli trattati, può generare strane sfumature di colore.
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Come Preparare l’Impacco
Gli utensili
Quando si prepara l’impacco di henné, è necessario innanzitutto non utilizzare utensili metallici per non rovinare la polvere. Procuratevi perciò scodelle di vetro, ceramica o plastica e mestoli di legno. Tutto quello che utilizzerete per l’henné non potrà essere riutilizzato per la preparazione dei cibi, quindi evitate il servizio buono ma optate per stoviglie vecchie o di recupero.
miscelazione
Per un’impacco base è sufficiente addizionare la polvere ad acqua calda non bollente. La temperatura dell’acqua è importante perché, se troppo alta, rischia di cuocere il pigmento rovinando l’impasto. Per intensificarne il potere colorante potete sostituire l’acqua con:
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te nero o caffè nero – per sfumature castane/castano ramate
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infuso di kardadè – per sfumature rosse
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camomilla – per sfumature dorate
Mischiate il tutto sino ad ottenere un impasto privo di grumi. Arrivati a questo punto potreste già fermarvi e applicare l’impacco sulla testa, l’Henné però tende inizialmente a seccare il capello ed è quindi consigliabile fare alcune aggiunte per mitigare la secchezza transitoria che colpisce soprattutto le punte post applicazione. Queste aggiunte posso essere:
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miele
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yogurt
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balsamo (n.b: il balsamo contiene una quota oleosa che potrebbe far diminuire l’efficacia colorante dell’impacco, non esagerate quindi con le dosi)
Fissare il colore
Nel caso si opti per un impacco colorante e si punti ad ottenere un colore duraturo ed intenso, è consigliabile aggiungere un ingrediente “fissante”. Per ottenere un rosso intenso che scarichi poco con i lavaggi (Lawsonia) è bene aggiungere una quota acida al nostro “pappone” di Henné. La scelta ricade solitamente tra:
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aceto di mele (1-2 cucchiaini)
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succo di limone (1-2 cucchiaini)
Per quel che mi riguarda, sul mio capello preferisco l’effetto dell’aceto di mele in quanto non schiarisce il colore, lucida maggiormente il capello e fa scaricare meno l’Henné. Il Limone trovo sia infatti più indicato per ottenere tonalità rosso rame. Per le colorazioni dal castano al nero contenti Indigofera invece, è sufficiente aggiungere 2-3 granelli di sale grosso.
Far riposare l’impacco
Sebbene l’impacco risulti colorante anche senza farlo riposare, i puristi dell’henné vi consiglieranno di lasciar ossidare la vostra miscela prima di applicarla. Per la Lawsonia i tempi di riposo possono variare da qualche ora ad una nottata a seconda di quanto tempo avete a disposizione, per l’Indigofera è sufficiente una mezz’ora circa. Vi accorgerete dell’avvenuta ossidazione in quanto l’impacco passerà dal verde oliva al blu intenso.
Se dopo l’ossidazione la texture dell’impacco dovesse sembrarvi secca a causa dell’evaporazione dei liquidi, aggiungete ulteriore liquido tiepido e mescolate nuovamente prima di applicare il composto sul capello pulito.
personalizzare il proprio mix
Per completezza di informazioni se vi siete incaponiti a realizzare la vostra miscela castana home made, oltre ai molti tentativi, dovrete trovare il giusto compromesso tra la percentuale di Lawsonia e quella di Indigofera Tinctoria. Evitate gli impacchi di solo Indigo in quanto non è in grado di legarsi al capello in modo duraturo e potrebbe regalarvi strani riflessi bluastri/verdi piuttosto innaturali. Nel caso in cui abbiate una massiccia presenza di capelli bianchi o siate bionde naturali, si consiglia la doppia applicazione:
- impacco di sola Lawsonia Inermis per tingere il capello bianco
- impacco di sola Indigofera Tinctoria per raggiungere la tonalità desiderata
L’Applicazione
Una volta ottenuta una crema liscia e priva di grumi potrete passare all’applicazione. Munitevi di guanti protettivi e indossate vecchi vestiti. Le probabilità di macchiarsi saranno molto alte. La crema di Henné andrà applicata sul capello pulito e umido, meglio se lavato con uno shampoo delicato privo di siliconi. Non utilizzate balsami o maschere prima dell’henné per i motivi sopracitati. Se vi può aiutare, potete applicare l’impasto con un classico pennello da tinta, altrimenti le mani guantate saranno più che sufficienti. Glassata l’intera massa, avvolgetela con la pellicola per alimenti o con una cuffia in plastica. State infine molto attenti ad eliminare tempestivamente eventuali sbavature su fronte, collo ed orecchie e ripulite le superfici da schizzi accidentali per evitare macchie indelebili agli arredi del bagno. Adesso non vi resta che attendere.
La Posa
Il tempo di posa può variare da un minimo di 30 minuti ad un massimo di 8 ore. Di norma sappiate che i capelli fini, sottili e rovinati assorbono maggiormente il colore. In questo caso non saranno necessarie attese disumane per vedere cambiamenti di colore consistenti.
Risciacquo e asciugatura
Terminata la posa, sciacquate i capelli con sola acqua corrente sino a che non la vedrete pulita. Quest’operazione solitamente risulta lunga e si allunga maggiormente nel caso in cui abbiate utilizzato henné sabbiosi o estremamente granulosi. Io, a questo punto, preferisco ripetere lo shampoo, ma sappiate che sarebbe meglio non farlo. Potete però abbondare con balsamo e maschera perché gli impacchi all’henné possono seccare il capello. Lasciate infine asciugare la chioma all’aria se vi è possibile oppure procedete con l’asciugatura a Phon impostando una temperatura bassa.
Il Colore
Il colore ottenuto dopo l’asciugatura non sarà quello finale. La nuance definitiva potrà essere apprezzata solo nei giorni successivi, quando il pigmento si sarà stabilizzato. Il discorso è valido anche per l’iniziale effetto secco sulle lunghezze che lascerà il posto ad un capello lucido, non crespo e disciplinato. L’impacco di Henné può essere applicato inizialmente ogni 2 settimane sino a raggiungere il colore desiderato, successivamente basterà una sola applicazione mensile per il mantenimento.
La guida all’henné termina qui, come sempre spero di esservi stata utile! Io vi do appuntamento alla prossima e vi ricordo che è possibile sostenere il mio lavoro on line iscrivendovi al blog, seguendomi sui social o offrendomi un caffè virtuale al mio link di Ko-fi .
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Bellissima lettura ! Ho memorizzato i miei errori e adesso potrò procedere nel migliore dei modi. Grazie Jo .
Felicissima di averti aiutata Anna ❤ un bacio 😘😘😘