DIY CREAM LA SAPONARIA: COS’E’ & COME UTILIZZARLA

Ciao Ragazze/i! L’articolo di oggi sarà un po’ un ritorno alle origini perché si, sul blog torna un post di Spignatto! Metto già le mani avanti, tutto questo è stato possibile grazie a La Saponaria, la quale mi ha contattata per darmi l’opportunità di provare la nuova linea DIY lanciata alla fiera “Fa la Cosa Giusta” di Milano. Per farla breve, ho deciso di accettare la collaborazione ma soprattuto la sfida.. sarei stata capace di creare qualcosa di semplice e sfizioso da proporvi? Ai posteri l’ardua sentenza, nel frattempo però potete saperne di più sulla linea DIY La Saponaria proseguendo nella lettura di questo articolo.

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IN CUCINA CON NATURALMENTEJO: MUFFINS MELA, UVETTA E CANNELLA (RICETTA VEGETARIANA)

Ciao ragazze! Come vi avevo promesso su facebook ecco qui la ricetta dei miei nuovi muffins! Con l’arrivo dell’autunno mi viene subito voglia di cibi speziati, caldi e profumati.. ancor meglio se sotto forma di dolcetto! Ultimamente però cerco di prestare maggior attenzione agli ingredienti che utilizzo, prediligendo dolcificanti alternativi come miele e malto e cercando di utilizzare più frutta e/o verdura possibile. La ricetta che vi propongo questa sera è una rivisitazione di quella che vi avevo postato tempo fa dei muffins carote e miele:

Ingredienti:

  • 1 mela (utilizzate la varietà che preferite, io ho utilizzato la renetta ma sarebbe stata più indicata la golden)
  • 1 banana matura
  • una manciata di uva passa
  • 1 cucchiaio d’olio di semi (io ho utilizzato l’olio di semi di mais, ma va bene anche l’olio di semi di girasole)
  • 3 cucchiai di miele mille fiori (se amate il gusto del miele potete utilizzare mieli maggiormente aromatici come quelli di acacia o di castagno)
  • 1/2 cucchiaino rado di cannella
  • 1 bustina di lievito per dolci (meglio se cremor tartaro, io purtroppo l’avevo terminato ed ho utilizzato un comune lievito vanigliato della Pane angeli)
  • farina integrale q.b.
  • farina 00 q.b.
  • acqua o latte vegetale (da usarsi all’occorrenza)
  • pirottini
ingredienti
(clicca per ingrandire)

Procedimento:

Preriscaldate il forno a 200°C. Nel frattempo sbucciate la mela, eliminate il torsolo e i semi e tagliatela a quadrotti. Se siete alle prime armi con i muffins vi consiglio di grattugiare la mela e ridurla in purea, in questo modo l’impasto sarà più semplice da lavorare e farete meno fatica a calibrare le farine. Se vi sembra che la mela tenda ad annerirsi, spremetevi sopra qualche goccia di succo di limone.

mela
(clicca per ingrandire)

Aggiungete le uvette…

uvetta
(clicca per ingrandire)

… la banana precedentemente sbucciata e schiacciata…

banana
(clicca per ingrandire)

..  e la cannella (se siete amanti della cannella potete anche aumentare la dose, con mezzo cucchiaino il gusto della cannella non risulta particolarmente predominante).

cannella
(clicca per ingrandire)

Aggiungete l’olio e il miele..

miele e olio
(clicca per ingrandire)

.. e per finire la bustina di lievito e le due farine miscelate tra loro sino a che non otterrete questa consistenza:

farine e lievito
(clicca per ingrandire)

Per ottenere un impasto del genere ho addizionato al tutto anche un pò di acqua perchè, con la mela a cubetti, risultava piuttosto asciutto. Nel caso in cui riduciate la mela in purea probabilmente questo passaggio non sarà necessario. Distribuite l’impasto nell’apposita teglia avendo cura di predisporre prima i pirottini di carta al suo interno, dopo di che infornate per 20 minuti a forno statico.

teglia
(clicca per ingrandire)

Questo è il risultato 😉

1384216_673169589384172_455640816_nPer concludere l’articolo, vi do qualche idea per sostituire alcuni ingredienti:

  •  La banana non è indispensabile, aiuta a legare meglio l’impasto ma se ne può far tranquillamente a meno. Sostituite la banana con un cucchiaio di fecola di patate e aumentate di mezzo cucchiaio l’olio. Infine aggiustate la consistenza dell’impasto con del latte vegetale o della semplice acqua
  • Se non amate l’uvetta potete semplicemente eliminarla oppure sostituirla con i pinoli, non so nelle altre città, ma da me i pinoli vengono spesso usati negli impasti dolci e si abbinano benissimo alla mela e alla cannella.
  • Se volete fare un impasto maggiormente speziato potete aggiungere a piacimento (eliminando l’uvetta) zenzero, noce moscata, pepe nero o anice. Il mio consiglio è sempre quello di sperimentare, provare e sopratutto.. assaggiare per capire gli ingredienti che insieme vi piacciono maggiormente.
  • Se siete amanti del cioccolato potete sostituire la mela con le pere e aggiungere le gocce di cioccolata fondente, oppure fare un impasto al cacao con gocce di cioccolato, succo e scorza d’arancia. Come al solito aggiungete le farine e i liquidi per ultimi, in questo modo non farete pasticci con la consistenza dell’impasto.
  • Infine, se non siete vegetariani ma vegani, potete sostituire il miele con del semplice zucchero di canna integrale mascobado, con del malto o con dolcificanti alternativi come la stevia.

Per oggi è tutto ragazze, mi scuso anticipatamente per la qualità delle fotografie ma sono giorni che piove e la luce è pessima, sono perciò stata costretta a scattare tutto con luci artificiali.. e purtroppo la cosa si nota.. un bacio a tutte!

naturalmenteJo

IN CUCINA CON NATURALMENTEJO: TORTA DI COMPLEANNO VEGANA

Ciao a tutte! Eccomi tornata con una gustosa ricettina per far felici i vostri fidanzati (oggi è il compleanno del mio e la torta era d’obbligo) e anche la bilancia (visto che la prova costume si avvicina). Tengo subito a dire che, come al solito, non è farina del mio sacco, ma la torta in questione è la rivisitazione di una ricetta di Jessica, blogger di Veganchef88, ricettine vegane! Ho infatti preso la sua ricetta della torta di mele con crema di vaniglia e cioccolato e l’ho trasformata in una “torta paradiso vegana”. Ovviamente la consistenza è differente visto che non ci sono ne uova ne burro ma non posso che essere felice del risultato visto che è la prima torta a lievitazione che riesco a sfornare!

Ingredienti:

  •  275g di farina 00 
  • 180g di zucchero (la ricetta di Jessica prevedeva 200g di zucchero di canna, io avevo solo lo zucchero bianco perciò ho diminuito le dosi tenendo conto che anche il latte di soia solitamente è zuccherato)
  • 200ml circa di latte di soia (avendo diminuito lo zucchero ho dovuto aggiustare la quantità di latte)
  • 1 bustina di lievito biovegan per dolci
  • olio evo
  • zucchero a velo

Utensili:

  • una terrina
  • una spatola o una frusta
  • una tortiera
  • setaccio

Procedimento:

Pesate tutti gli ingredienti secchi ed uniteli in una terrina.

_DSC0486Aggiungete poco alla volta il latte di soia sino ad ottenere una consistenza cremosa.

_DSC0488Oliate la tortiera, versatevi il composto ottenuto e infornate la torta nel forno statico preriscaldato a 150°C per 40 minuti. Questo sarà il risultato:

_DSC0490Lasciatela raffreddare dopo di che toglietela dalla tortiera. A questo punto potete decorarla a piacere. Se non avete nulla in casa, il classico zucchero a velo da sempre un tocco un più e vi toglie dai guai 😉 Io ho decorato anche con qualche lampone! Questa sera farò la prova assaggio con il festeggiato!

_DSC0491Nel caso replicaste la ricetta  lasciatemi una foto sulla pagina Facebook o un commento al post e come al solito vi do appuntamento al prossimo articolo 😉

naturalmenteJo

IN CUCINA CON NATURALMENTEJO: CREMA DI CAVOLFIORE

Come vi avevo anticipato via facebook, ecco qui la ricetta della mia ultima sperimentazione culinaria: la crema di cavolfiore!

Ultimamente sto seguendo le peripezie dietetiche di Vaxl2007, la quale parla sempre di quanto sia buona la crema di cavolfiore! A furia di sentirla parlare di cavolfiore mi è venuta una voglia matta di provare, così ho comprato anch’io il famigerato ortaggio e sono andata a naso.

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Ingredienti (3 porzioni circa – dipende dalla grandezza del cavolfiore):

  • 1 cavolfiore
  •  acqua q.b.
  • cipolla
  • aglio
  • prezzemolo
  • sedano
  • 2 cucchiai d’olio evo
  • dado granulare (meglio se bio e senza schifezze)
  • sale (all’occorrenza)
  • peperoncino o pepe (facoltativo)

Utensili:

  • tagliere
  • coltello per verdure
  • 1 pentola
  • 1 mestolo di legno
  • frullatore (ad immersione o a bicchiere)

Preparazione:

Pulite il cavolfiore dalle foglie esterne, tagliatelo e lavatelo sotto l’acqua corrente. Se amate i gusti decisi, fate un piccolo soffritto di cipolla, sedano, carota e gli altri sapori con i due cucchiai di olio dopo di che passatevi il cavolfiore e infine aggiungete acqua sino a ricoprirlo. Se invece come me siete più salutiste adagiate il cavolfiore nella casseruola, copritelo d’acqua e aggiungete i sapori e l’olio senza soffriggere. Portate a bollore e aggiungete il dado granulare e il prezzemolo.  Lasciate cuocere a fuoco lento sino a che il cavolfiore non diventa morbido, assaggiate e aggiustate di sale. Spegnete il fornello e mettete da parte il cavolfiore in un piatto fondo. Prendete il vostro frullatore, mettevi il cavolfiore e 1 mestolo di brodo avanzatovi. Frullate e aggiungete brodo sino ad ottenere la consistenza desiderata.

Servitela tiepida accompagnata da crostini di pane integrale, un giro d’olio e una spolverizzata di parmigiano e, per chi gradisce, pepe o peperoncino!

Se vi avanza del brodo, non buttatelo ma utilizzatelo per qualche altra ricetta o come base per un’altra minestra.

foto

BUON APPETITO 🙂

naturalmenteJo

DO IT YOURSELF: CANDELE DI CERA DI SOIA IN TAZZA CON OLIO ESSENZIALE DI ARANCIO DOLCE

Ciao ragazze!
Come promesso ecco il procedimento con cui ho realizzato i regali per le mie compagne di università.
Innanzitutto: che cosa ho realizzato?
Quest’anno ho deciso di provare a fare delle candele profumate, ovviamente naturali! Sono un’assoluta neofita e, come tale, ammetto di aver avuto qualche difficoltà nel realizzarle, ma posso assolutamente ritenermi soddisfatta del risultato.
 
Per fare le candele avrete bisogno di:
– cera [io ho utilizzato la cera di soia che trovo sia la più economica, ma nessuno vi vieta di utilizzare cera d’api o altri tipi di cere]
– stearina [facoltativa- serve ad aumentare la durezza della vostra candela, io ne ho fatto a meno, ma effettivamente con la cera di soia sarebbe stato bene aggiungerla in quanto si tratta di una cera molto morbida]
– contenitori in vetro o stampi in silicone [io ho scelto di utilizzare delle simpatiche tazze in vetro trasparente decorato]
– stoppini di cotone e annesse rondelle di metallo
– olii essenziali per profumare la vostra candela [facoltativi- io ho utilizzato l’arancio dolce, ma potete anche farne a meno e fare una candela priva di profumazione]  
– miche e/o ossidi / coloranti alimentari in polvere [facoltativi- io ho lasciato la cera bianca, ma nessuno vi vieta di colorarla]
– acqua
 
 
 
 
Attrezzatura:
– vecchi cucchiai
– un contenitore in vetro
– una pentola
– stracci vecchi
– un piano di lavoro
– fornelli
– stecchi da spiedino
– pinze a becco piatto
– forbici

…………………… TANTA PAZIENZA ……………………
 
Prima di procedere con le foto premetto che questo è il metodo con cui ho fatto le candele, non sono certa che sia il metodo giusto o migliore, quindi prendete questo articolo come spunto per approfondire l’argomento.
 
Procedimento:
Ricoprite il piano di lavoro con giornali o vecchi asciugamani o passerete la serata a ripulire come è successo a me. Fatto questo, versate dell’acqua in una pentola e posizionatela su uno dei fornelli medi del vostro piano cottura. Quando l’acqua comincerà a riscaldasi, tagliate la cera, posizionatela all’interno di un brick in vetro e fate sciogliere il tutto a bagnomaria.

Quando la cera si sarà completamente sciolta, immergetevi lo stoppino. Lasciate solidificare avendo cura di stendere il filo in tutta la sua lunghezza sul piano di lavoro. Per velocizzare questo procedimento potete riporlo per qualche minuto nel freezer.
Una volta solidificatosi, inserite il filo di cotone all’interno della rondella e con le pinze stringete il beccuccio della rondella intorno allo stoppino in modo da bloccarlo.
Terminata la preparazione dello stoppino immergete nuovamente nella cera calda la parte terminale, avendo lasciato preventivamente cadere qualche goccia di cera anche sul fondo del contenitore/stampo. Applicate una leggera pressione in modo da ancorare lo stoppino al fondo del contenitore e lasciate solidificare. Per velocizzare quest’operazione, riempite una bacinella di acqua e ghiaccio e immergetevi il contenitore.
Bloccato lo stoppino, prendete uno stecco da spiedino e fate fare al filo qualche giro intorno ad esso di modo da renderlo teso e centrale rispetto al contenitore. Io non avevo gli stecchi da spiedino e mi sono arrangiata con un cucchiaino facendo il medesimo procedimento.
Aggiungete alla cera liquefatta l’olio essenziale. Per quel che riguarda le quantità andate a naso, per tentativi, sino a che non vi sembrerà di aver raggiunto un grado di profumazione adeguato, fate comunque attenzione a non esagerare ed eseguite il tutto a finestre aperte per far si che l’aria non si saturi dei vapori della cera e dell’olio essenziale.  Aggiungete l’eventuale colorante e mescolate. A questo punto mettete la cera all’interno del contenitore.

Lasciate solidificare.  Anche qui potete aiutarvi con la bacinella di acqua e ghiaccio e successivamente con qualche minuto di freezer (non troppo o la cera, una volta riportata a temperatura ambiente tenderà a creparsi).
Solidificatasi la cera, rimuovete lo stecco da spiedino e regolate la lunghezza dello stoppino con una forbice. La vostra candela è pronta! 

La candela è terminata!
Per concludere.. visto che siamo in tempi di crisi, calcoliamo quanto abbiamo speso per fare le nostre candele:
 
Ho ordinato tutto il materiale utilizzato da Aroma zone, dividendo le spese di spedizione con un’amica. Qui di seguito trovate il costo di una candela:
– 0,32€ a candela di spese di spedizione (3,90€ tot.)
– 0,74 € costo della cera di soia a candela (8,90€ tot)
– 0,15€ costo di stoppino e rondella a candela (0,90€ tot)
– 2,00€ costo della tazza in vetro trasparente decorato (ikea)
________________________________________________________________________
  5,21€ a candela 
 
Mediamente una candela profumata, totalmente naturale, ha un prezzo che si aggira attorno ai 12.00-14.00€.
Per oggi è tutto ragazze, spero di esservi state utile! Un bacio e alla prossima!
 

IN CUCINA CON NATURALMENTEJO: TIRAMISU’ VEGANO

Ciao ragazze! come vi avevo già anticipato su facebook, oggi ho provato a veganizzare la ricetta del tiramisù!
Nonostante le molte ricette in rete io ho cercato di arrangiarmi con quello che avevo, a posteriori, dopo l’assaggio, avrei fatto dei correttivi ma mi ritengo più che soddisfatta del risultato!
 
Ingredienti (2-3 persone):
– 1 confezione di biscotti secchi vegani (meglio ancora se assomigliano ai savoiardi, io per ora non li ho ancora trovati)
– 1 busta di crema pasticcera Paneangeli (è l’unica crema pasticcera vegana in circolazione a meno che non vogliate preparala voi)
– 250-300ml di latte di soia
– 4 tazzine di caffè o 4 tazzine d’acqua e 6 cucchiaini di orzo solubile
– zucchero q.b. (per zuccherare il caffè)
– 1 confezione di panna vegetale per dolci da montare
– cacao in polvere q.b.
 
Procedimento:
Preparate 4 tazzine di caffè espresso e zuccheratelo; se non siete amanti del caffè come me o devono mangiarlo dei bambini potete tranquillamente ripiegare sul caffè d’orzo solubile.
 
Miscelate il preparato in polvere della Paneangeli con 250ml di latte di soia e mescolate energicamente con una frusta sinché il composto non si sarà addensato. 
 
A questo punto montate la panna vegetale e unitela un pò alla volta alla crema, io questo passaggio non l’avevo fatto e il tiramisù è rimasto un pò pesante, dovessi rifarlo in futuro aggiungerei qualcosa come la panna in modo da rendere maggiormente spalmabile la crema.
Prendete una pirofila, sporcatela di crema in maniera grossolana e bagnate i biscotti nel caffè. Alternate biscotti e crema in più strati e terminate con una guarnizione di cacao in polvere. Se non avete il cacao potete usare anche un pò di orzo.
 
Il tiramisù vegan è pronto!A questo punto lasciatelo riposare in frigo per qualche ora e poi servitelo! Alla prossima ragazze!
 

IN CUCINA CON NATURALMENTEJO: LASAGNE VEGAN!

Ciao ragazze! essendo io una boicottatrice convinta degli gli europei, ho deciso di impiegare il mio tempo in maniera più produttiva scrivendovi un post!
Oggi infatti mi sono lanciata nella preparazione delle lasagne vegan! Erano secoli che non mangiavo le lasagne principalmente per 2 motivi:
– non trovavo la pasta apposita senza uova
– non sapevo con cosa sostituire la besciamella
L’altro giorno finalmente sono riuscita a trovare la pasta senza uova (non ho la macchinetta per farla purtroppo.. ma credo che prima o poi la comprerò!) e ho avuto la brillante idea di sostituire la besciamella con la panna vegetale di cui vi ho parlato precedentemente!
Ma veniamo alla ricetta..
Ingredienti:
– pasta per lasagne senza uova
– panna vegetale
– salsa di pomodoro o ragù di seitan
– olio q.b.
– sale q.b.
….. e tanta pazienza
 
 
 
Innanzitutto preparate il sugo, la ricetta come ben sapete prevede il ragù io ho preferito fare un sugo semplice per rendere il piatto più leggero visto il caldo.. Nel caso vogliate fare le cose per bene potete fare il ragù di seitan. Vi lascio qui la ricetta di Nonna Ananda! Adoro questa Nonnina, è troppo dolce *__*
 
 
 
Tornando alle nostre lasagne.. fate sbollentare la pasta o rimarrà dura come il marmo nonostante la successiva cottura in forno! Perciò fate bollire, in una pentola capiente, dell’acqua e mettevi dentro un cucchiaio d’olio. Lo sbollentamento è sicuramente la parte più noiosa, in quanto la pasta va fatta cuocere foglio per foglio o si attacca. Questa pasta in particolare oltretutto ci ha messo un’eternità a cuocere (10 minuti a foglio), però devo dire che ne è valsa la pena perchè è venuta buonissima.
Superato lo scoglio dello sbollentamento, disponete il primo strato di pasta, mettete la salsa o il ragù di seitan dopo di che mettete la panna vegetale; continuate così sino a che non avete finito tutti gli ingredienti. Nel caso voleste arricchire le lasagne potete aggiungere tra uno strato e l’altro delle verdure tagliate a dadini e precedentemente passate in padella! 
Finita la composizione della teglia, scaldate il forno a 180°C in modalità ventilata e infornate quel tanto che basta per far si che si formi la crosticina sulla superficie delle lasagne. Inutile dire che se siete vegetariani potete aggiungere all’ultimo strato un pò di parmigiano di modo che la crosticina venga dorata e croccante!
 
Questo è il risultato finale! Purtroppo non sono riuscita a fotografare la teglia intera perchè non sono arrivata in tempo! Sappiate comunque che le ha mangiate persino il mio ragazzo, assolutamente onnivoro, gradendole non poco.. perciò sono da provare! ^^
 
 
Ragazze, per oggi è tutto! Spero di esser riuscita a darvi qualche utile suggerimento anche questa volta.. Alla prossima!
 
 

IN CUCINA CON NATURALMENTEJO: LA MIA PRIMA CROSTATA VEGAN (+ I MIEI REGALI DI COMPLEANNO)

Ciao ragazze! Come vi avevo scritto nello scorso post è stato il mio compleanno! Ormai erano anni che non festeggiavo mangiando una fetta di torta a causa delle mie allergie, ma quest’anno ho deciso di provare e, dopo aver cercato e ricercato in rete, sono incappata in una ricettina molto semplice chiamata “La torta dei 5 ingredienti“! Ammetto di aver un pò modificato la ricetta a mio gusto ma devo dire che il risultato è stato più che buono! L’unico difetto che non so come risolvere è che la base della crostata risulta parecchio friabile, quindi bisogna fare attenzione quando si tengono le fette in mano! Non ho fotografato l’intero procedimento perchè non sapevo cosa ne sarebbe uscito.. comunque questo è il risultato:
 
 
 
Ingredienti:
300g di farina 00
100g di olio
90g di malto di riso (nella ricetta originale veniva consigliato il malto di miglio)
Confettura di frutta (io ho utilizzato la confettura di ciliegie)
acqua al bisogno
 
Procedimento:
In una terrina unite farina, olio e malto di riso. Impastate il tutto sino ad ottenere un palla.  La prima volta vi consiglio di utilizzare le dosi indicate senza aggiungere acqua e provare ad assaggiare. A mio gusto con queste dosi di olio, la base rimane troppo untuosa perciò la prossima volta metterò 90g di olio e 10g di acqua per renderla un pò più leggera. La ricetta originale a questo punto dice di far riposare un’ora la pasta a temperatura ambiente, io invece l’ho fatta riposare in frigorifero per renderla maggiormente lavorabile. 
Passata l’ora prendete la vostra pasta e stendetela con il mattarello oppure allargatela in una teglia antiaderente con le mani (io ho steso direttamente nella teglia). Ricoprite con la confettura che più vi piace e infornate, nel forno statico preriscaldato a 180°C per 30-40 minuti.
 
Tralasciando il lato culinario, ho anche ricevuto alcuni regali:
 
Primo su tutti è stato il cellulare nuovo! Il mio, poverino, ormai non ce la faceva più e dava chiari segnali di squilibrio.. così l’ho mandato in pensione 😀
 
altri due regali super graditi sono stati una sciarpina sui colori del beije e dell’azzurro e una borsa molto estiva di stoffa.. io li trovi stupendi *__*
 
 
Per la casa nuova mi sono stati regalati gli accessori per il bagno della Amadeus che puntavo da un pò in un negozio della mia città, rigorosamente in stile Shabby chic 🙂
 
 
Il dvd di Ponyo sempre di Miyazaki (ormai sono a quota 4 dvd della Studio Ghibli *__*)
 
 
So che qualche regalo deve ancora arrivare ma nel frattempo ci tenevo a farvi vedere questi, soprattutto ci tenevo a farvi vedere gli accessori per il bagno perchè so che qualcuna di voi era interessata anche agli acquisti casalinghi 🙂 Un bacio ragazze, alla prossima!

AGGIORNAMENTO: ecco gli altri regalini che ho ricevuto per il compleanno! sempre per chi era interessato agli accessori per la casa, mi sono stati regalati due set per la colazione composti da tovaglietta americana, tovagliolo e mug..

.. E una confezione di sapone nero con tanto di guantino esfoliante! Non sono ancora riuscita a fare la fotografia del prodotto per mancanza di tempo, perciò momentaneamente vi lascio un’immagine reperita da internet! Prima o poi troverete la recensione sul blog!
 
 
Questa volta è veramente tutto! Probabilmente a breve farò un piccolo haul di vestiario.. sempre che io riesca a trovare un minuto per andare a comprare qualcosa!

 

 

IN CUCINA CON NATURALMENTEJO: POLPETTE DI ZUCCA E TOFU

Ciao ragazze! essendo che qualcuna di voi mi ha chiesto qualche dritta su come cucinare il tofu, ho pensato di condividere uno dei miei ultimi esperimenti culinari!
Come saprete, sono a dieta e la domenica sera è la giornata dedicata al tofu! Prima di cominciare con la ricetta ecco qualche informazione in più su quest’alimento:
 
 
Il tōfu (dal cinese 豆腐, pinyin dòufǔ), talvolta definito anche come caglio di semi (di soia), è un alimento diffuso in quasi tutto l’estremo oriente (Cina, Giappone, Corea, Vietnam, Thailandia, Cambogia) ed è appunto costituito dalla parte proteica del fagiolo. Sebbene il suo nome sia giapponese, ha origini cinesi, viene ricavato dalla cagliatura del latte di soia e dalla successiva pressatura in blocchi generalmente nella forma di parallelepipedo. 
Esistono varie tipologie di tofu, le principali sono:
  • il tofu delicato: (嫩豆腐 o 滑豆腐 in cinese, “tōfu delicato” o “tōfu liscio”; 絹漉し豆腐, kinugoshi tōfu in giapponese) è il tōfu che trattiene la maggior quantità di liquido. Ha una consistenza molto simile a un budino delicato.
  • il tofu solido: (豆腐 in cinese; 木綿豆腐, momendōfu in giapponese, letteralmente “armonia di tōfu”): anche se prosciugato e pressato, questa forma di tōfu fresco contiene ancora una grande quantità di liquido. Possiede la consistenza della carne cruda, ma, se pressato, torna facilmente alla forma originale. La superficie del tōfu è generalmente segnata con il motivo della mussola nella quale la forma era inserita. Si può tagliare facilmente a “cubetti”.
  • il tofu secco: (豆乾 in cinese, letteralmente “tōfu secco”): è una particolare varietà di tōfu con la più bassa quantità di liquidi tra tutti i tōfu freschi. È compatto come la carne cotta e, qualche volta, presenta una consistenza elastica. Se si affetta in modo sottile si sbriciola facilmente.
Nei negozi biologici, oltre a queste tipologie di tofu, possiamo trovare anche quelli aromatizzati (basilico, pomodoro, sesamo ecc..).
 
Dopo questo piccolo preambolo passiamo alla ricetta:
 
Ingredienti:
– 1/2 zucca
– 200 g. di tofu al naturale
– 1 patata precedentemente lessata
– olio evo
– salsa di soia
– pan grattato
– prezzemolo
– noce moscata
– paprika dolce
– semi di sesamo
-sale
 
Procedimento:
Cuocete la mezza zucca al forno o al vapore e una volta cotta rimuovete la scorza (quest’operazione risulterà molto più semplice a cottura ultimata). Io ho optato per la cottura al vapore visto che è molto più veloce e soprattutto perchè la mia zucca era surgelata.
 
 
Nel frattempo prendete il vostro tofu, scolatelo dall’eventuale liquido di conservazione e sminuzzatelo con le mani. Una volta sminuzzato aggiungete 1 cucchiaio di olio evo e un cucchiaio di salsa di soia.
 
 
 
Unite in una terrina dai bordi alti il tofu e la zucca a cubetti e affinate la grana dell’impasto con una forchetta. 
 
 
Aggiungete la mezza patate, il prezzemolo, la noce moscata e la paprika dolce ed infine un cucchiaio d’olio per ammorbidire l’impasto.
 
 
A questo punto passate l’impasto nel mixer di modo da ottenere una texture omogenea e non granulosa. Aggiustate di sale e modificate la consistenza con qualche cucchiaio di pan grattato se necessario.
 
In un piatto a parte mettete del pan grattato, del prezzemolo, qualche cucchiaino di semi di sesamo e un filo d’olio (l’olio servirà per far si che la panatura rimanga attaccata alle nostre polpette visto che non utilizzeremo l’uovo). Preparate le polpette e passatele nel pan grattato aromatizzato.
 
 
A questo punto potete friggerle, cuocerle al forno o sulla piastra. Personalmente ho notato che rimangono molto meglio fritte.. c’è poco da fare.. quindi se siete a dieta potete provare queste polpette nel cosiddetto “giorno libero” (il mio è appunto la domenica), se invece non avete problemi… BUON APPETITO!
 
Purtroppo non ho una foto delle polpette cotte perchè le prime polpette che ho fatto erano orribili esteticamente, mentre quelle che vedete mi sono dimenticata di fotografarle una volta cotte :S 
Per concludere..Piccolo consiglio: con queste quantità verranno fuori parecchie polpette, per conservarle vi suggerisco di cuocerle e surgelarle in monoporzioni di modo da non mongiare polpette per un mese 🙂 sono ottime, risolvono splendidamente un pranzo o una cena accompagnate da un’insalata o con delle verdure cotte e si scaldano molto velocemente!
 
Per oggi è tutto ragazze!