ZERO WASTE: 10 SUGGERIMENTI PER VIVERE UNA VITA SENZA RIFIUTI

Lo Zero Waste o semplicemente No Waste/ Minimal Waste è una delle ultime mode “eco friendly” nate in rete. Più che una moda però, per qualcuno è diventato un vero e proprio stile di vita, tanto da far nascere profili social e addirittura shop o negozi fisici dedicati al trend.. Ma di cosa si tratta esattamente? Per saperne di più o semplicemente per trovare suggerimenti validi per condurre una vita maggiormente “libera da rifiuti” vi invito a proseguire nella lettura dell’articolo.

rifiuti assortiti: bottiglie di plastica e bicchieri

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COPPETTA MESTRUALE: RISPONDE L’OSTETRICA

UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA COPPETTA MESTRUALE PER UNA FEMMINILITà PIù SOSTENIBILE

Da sempre soffri di forti irritazioni alla pelle durante i giorni del ciclo? Non riesci ad indossare i classici tamponi? Sai che per tutto questo esiste una soluzione alternativa, ecologica e amica dell’ambiente? La soluzione si chiama Coppetta Mestruale e negli ultimi anni sempre più donne hanno deciso di utilizzarla al posto dei classici assorbenti esterni o interni. Se non sai ancora di cosa si tratti, vorresti maggiori informazioni a riguardo o semplicemente l’hai provata ma hai finito col tornare sui tuoi passi, sei finita nel posto giusto. Nell’articolo di oggi infatti, Naturalmentejo.it “ospiterà” Alessia, Ostetrica all’ospedale di Borgosesia, figura specializzata nella riabilitazione del Pavimento Pelvico nonché proprietaria del portale on-line latuaostetrica.it.

coppetta mestruale rosa

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LUSH: UN MARE DI NOVITA’

Credo che chiunque segua le coloratissime uscite cosmetiche di Lush sappia che i suoi fondatori evidentemente non dormono mai. Per quest’Estate 2018 infatti, sembrano avere decisamente inserito il turbo e, nel giro di poche settimane, hanno inaugurato la prima Bottega “Naked” nonché lanciato una nuova Jelly Bath Bomb. A tutto questo si sono poi aggiunti i nuovi Slap Stick Foundations e il Lush Lab di cui vi parlerò a breve.  Proseguite quindi nella lettura per scoprire con me tutte le novità firmate Lush Italia!

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IDEE REGALO NATALE 2017: 4 PROPOSTE ORIGINALI ED ECOLOGICHE

Ciao Ragazze/i! Ormai è inutile negarlo: Natale si sta inesorabilmente avvicinando! Se la sola idea di pensare ai regali vi terrorizza, sappiate che siete nel posto giusto. Quello di oggi infatti, sarà il primo di due articoli dedicati alle Idee Regalo Natale 2017 per aiutarvi a trovare spunti originali senza però dimenticare l’ambiente. Buona lettura! 😉

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RECENSIONE: SALVIETTE STRUCCANTI LAVABILI ORGANIC WAVE

Ciao Ragazze/i! Nell’articolo di oggi ho intenzione di proporvi la recensione della Salviette Struccanti Lavabili Organic Wave per raccontarvi la mia esperienza di utilizzo. Le sto infatti testando da Luglio, ovvero da quando ho avuto il piacere di incontrare Chiara, proprietaria dello Shop Genovese Organicwave.it. Ho già provato prodotti simili in passato e sono sempre molto felice quando ho l’occasione di recensirne nuove versioni, soprattuto se provenienti da progetti sociali.

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RECENSIONE: DISCHETTI STRUCCANTI LAVABILI IN BAMBOO LES TENDANCE D’EMMA

Ciao Ragazze/i e buon Martedì! Con l’articolo di oggi sono molto felice di potervi finalmente parlare di un nuovo prodotto veramente carino e innovativo inviatomi a scopo di recensione dall’e-commerce Giardinodiarianna.com. Nel post odierno infatti vi racconterò del fantastico mondo dei Dischetti Struccanti Lavabili in Bamboo Les Tendance d’Emma, legato alla ben nota filosofia zero waste.

dischetto struccante lavabile in bamboo les tendances d'emma

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SUPER HAUL: DETERSIVI BIO-ECOLOGICI PER LA CASA STARWAX

Ciao ragazze! Come vi avevo promesso la settimana scorsa, sono felice di mostrarvi un pò di prodotti per la casa ecobiologici. Molte di voi spesso mi chiedono informazioni riguardo a detersivi e prodotti per la casa a basso impatto ambientale che non costino molto, purtroppo se ci si rifornisce nei supermercati biologici i prodotti per la pulizia e l’igiene della casa solitamente sono pochi, costosi e poco performanti. Ho perciò cominciato a fare un pò di ricerche e mi sono messa in contatto con la Starwax. La Starwax è una ditta che produce i propri prodotti in Francia e viene venduta in tutti i Leroy Merlin, nei Bricocenter e nei negozi di fai da te nel reparto dedicato alla pulizia.

img-logo-fr Le loro linee di punta sono due:

  • Soluvert: linea di prodotti pronta all’uso certificata Ecolabel
  • The Fabulous: linea vintage formata da prodotti basici come aceto, bicarbonato di sodio ecc..

La Starwax è stata così gentile da omaggiarmi di tutta la linea Soluvert e di un prodotto della The Fabulous. In questo post per adesso voglio farvi vedere tutta la carellata dei prodotti e poi fare dei post recensione per spiegarvi come li ho utilizzati e se mi hanno soddisfatta.

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FARE LA SPESA RISPARMIANDO

Ciao Ragazze/i!

Dall’inizio del 2015 probabilmente avrete notato che sto facendo molta più attenzione a ciò che porto sulla mia tavola. Sino a poco tempo fa vi avrei detto che “mangiare Biologico” avesse prezzi proibitivi e che quindi non potevo permettermelo, in realtà questo è vero solo in parte. Si, i prodotti biologici e senza schifezze tendono ad avere un prezzo maggiore, ma eliminando tanti prodotti inutili dalla nostra spesa e ridistribuendo il denaro più saggiamente si può fare una spesa ponderata, sana, naturale e non eccessivamente dispendiosa. Questo post perciò è stato pensato con l’intento di darvi qualche suggerimento, mostrarvi cosa sto comprando ultimamente e cosa metto sulla mia tavola, senza però volermi sostituire in alcun modo al vostro medico/ dietologo/ nutrizionista a cui dovete rivolgervi nel caso in cui vogliate migliorare o cambiare il vostro regime alimentare.

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RICOMINCIO DA ME…

Ciao ragazze,

oggi nessuna recensione ne articolo leggero perchè scrivo solo per farvi un piccolo riassunto delle mie ultime settimane che sono state tutt’altro che leggere e spiegarvi perchè sono sparita. Premetto che per me non è facile fare questo post perchè fatico a parlarne, ma ho sempre pensato che quando la vita ci mette di fronte degli ostacoli, per quanto possano dilaniarci il cuore, è giusto affrontarli a testa alta. Chi di voi mi segue su instagram saprà già che giovedì sera purtroppo Paco mi ha lasciato. Ho dovuto decidere io di fargli fare l’iniezione e non potete capire come io mi senta tutt’ora in colpa. Non potevo fare altrimenti, continuo a ripetermelo da una settimana ma l’idea di averlo ucciso non mi lascia un secondo.

Paco è morto di tumore alla prostata, lo aveva da diversi mesi ma il veterinario che lo aveva inizialmente in cura non se ne era accorto perchè era sterilizzato.. quindi la prostata non era stata presa in considerazione quando il cane aveva cominciato a dare i primi segni di malessere. Paco rientra in quella casistica di cani che sviluppano questo tipo di tumore pur essendo castrati che pare si aggiri sull’1%.. in pratica non abbiamo potuto far nulla se non vederlo peggiorare alla velocità della luce.

In questo viaggio non sono stata sola, ma nella sfortuna il destino ha voluto che riuscissi a trovare altri due veterinari stupendi e umani che mi hanno aiutata sino alla fine, che hanno dimostrato di capire il mio dolore con parole di conforto e rassicurazione. Li ringrazio adesso perchè purtroppo in quei momenti mi è mancata la voce per farlo. Un grazie speciale vorrei farlo alla Setter dello studio veterinario che, pur non avendomi mai vista prima di quella sera, mi ha fatto sentire meno sola, abbracciandomi letteralmente e non abbandonami un secondo.

Infine ringrazio Paco per essermi stato vicino per 15 anni, per avermi fatto capire cosa significa essere amati incondizionatamente, per avermi consolata e per aver gioito con me, per essere stato quel fratello che non ho mai avuto, per avermi fatto sentire meno sola e avermi insegnato cosa significa essere responsabili. Per aver aspettato ogni singolo giorno il mio rientro a casa, per aver dormito abbracciato a me sul divano quando c’erano i temporali e avermi fatto ricominciare a mangiare le mele solo per poterle dividere. Adesso che lui non c’è più dovrò imparare nuovamente a bastarmi e a ricominciare da me, imparare che adesso la casa sarà più vuota, imparare a non aspettarmi che possa spuntare da qualche angolo della casa, imparare a guardare avanti senza quattro zampe e una coda che mi seguono.

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naturalmenteJo

CARASSIUS AURATUS #5: IL MANTENIMENTO DELLA VASCA, IL DIMORFISMO SESSUALE E LE MALATTIE PIU’ COMUNI

Ciao ragazze!

Scusate l’assenza ma sono sempre impegnatissima con lo studio.. ho però cercato di ritagliarmi due minuti per scrivere l’articolo conclusivo sul pesce rosso e mai giorno sembra più adatto di oggi visto che ho proprio i miei pesciotti in cura per l’ictio! Ma andiamo per ordine.. Innanzitutto vorrei presentarvi l’ultima arrivata: lei è Celeste..

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e come potete vedere si è ambientata benissimo..

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Venendo a noi, oggi vi parlerò del mantenimento della vasca, del dimorfismo sessuale e delle malattie più comuni.

Per quel che riguarda il mantenimento della vasca, se avete eseguito un corretto periodo di maturazione del filtro basterà fare un cambio al mese pari al 30%, quindi se il mio acquario è di 100 litri dovrò cambiare una volta la mese 30 litri d’acqua. Ma come vanno effettuati i cambi?

Per fare un corretto cambio dell’acqua dovete procurarvi una bacinella o una tanica nuova, di capienza adeguata a quella del cambio e che non sia mai venuta a contatto con detersivi o prodotti chimici. Se avete il riscaldatore in vasca dovrete attrezzarvi con un riscaldatore di scorta per portare l’acqua del cambio alla stessa temperatura di quella dell’acquario. Per concludere, se avete tempo potete far decantare per un giorno l’acqua in modo da farle perdere il cloro, se non avete tempo di far decantare l’acqua per almeno 24 ore potete usare un biocondizionatore per legare cloro e metalli pesanti. Personalmente io consiglio di usare comunque il biocondizionatore in quanto il cloro è in grado di evaporare ma ciò non accade per i metalli. Ad ogni cambio estraete la spugna all’interno del filtro e sciacquatela sotto l’acqua corrente, dopo di che riponetela a proprio posto. La spugna va sostituita una volta l’anno. Una volta a settimana invece è bene fare i test di routine per controllare i valori dell’acqua (pH, kh, gh, NO2, NO3).

Detto questo, i problemi principali che vi si potrebbero porre una volta inseriti i pesci e avviato l’acquario sono due:

  1. la riproduzione
  2. le malattie

Per quel che riguarda la riproduzione, se i carassi vengono tenuti bene non è così difficile farli riprodurre. Ciò ovviamente può avvenire se siete in possesso di un maschio e di una femmina; ma come si può distinguere il sesso nei carassi? la distinzione del sesso può avvenire con 2 modalità:

– se i vostri pesci sono già lunghi una decina di centimetri è molto probabile che siano sessualmente maturi, ciò fa si che appena le temperature si alzino i maschi vadano in fregola mostrando i tubercoli nuziali su branchie e pinne anteriori. Questo è il modo più semplice per identificare il sesso dei vostri carassi.

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Carassio con tubercoli nuziali sulla branchia
-immagine reperita in rete-

– se i vostri pesci sono lunghi pochi centimetri, come i miei, non sono ancora maturi sessualmente e di conseguenza i maschi non andranno in fregola. Per distinguerne comunque il sesso si può osservare l’area perianale: se la zona presenta una piccola protuberanza allora avremo probabilmente a che fare con una femmina, se al contrario mostra una rientranza, con un maschio. Questo metodo non è preciso in quanto la differenza tra maschio e femmina è veramente molto sottile, l’unico modo per esserne sicuri è osservare il più possibile i vostri pesci.

Se non desiderate avere altri carassi, è bene non cercare di salvare le uova, in questo modo, presto o tardi i genitori le mangeranno.

Per quel che riguarda le malattie, le più comuni nei carassi sono:

  • INTOSSICAZIONE DA NITRITI: l’intossicazione da nitriti è una delle principali cause di morte negli acquari avviati male o mal gestiti. I pesci boccheggiano, tengono le pinne chiuse sino ad arrivare a presentare macchie scure e addirittura morire. L’unico modo per evitare questo problema è avviare bene l’acquario, eseguire cambi e controlli dell’acqua in modo regolare e non eccedere con il cibo in vasca che potrebbe diventare marcescente se non consumato. Nel caso in cui vi ritrovaste con un picco di nitriti, la prima cosa da fare è effettuare un cambio massiccio (50%) con acqua appositamente trattata e alla stessa temperatura di quella già presente in acquario, è inoltre consigliabile inserire 1 cucchiaino di sale non iodato ogni 15 litri d’acqua.  Continuare con cambi giornalieri (15%) e reintegro del sale tolto, ogni giorno sino alla normalizzazione dei parametri.
  • BATTERIOSI/CORROSIONE DELLE PINNE: l’erosione delle pinne è il primo sintomo di batteriosi in atto, i sintomi sono i bordi delle pinne che inscuriscono sino appunto a erodersi e quindi a cadere, lasciando la parte restante con i margini frastagliati. L’erosione delle pinne compare solo in caso di cattiva gestione della vasca, dovete perciò capire cosa non va e portare dei correttivi. Un rimedio casalingo che può attenuare i sintomi, se leggeri e ai primi stadi, è inserire in acqua 1 cucchiaino di sale da cucina non iodato ogni 15 litri d’acqua e fare cambi d’acqua più frequenti reintegrando il sale. In alcuni casi il sale può essere risolutivo.
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Discus con corrosione delle pinne in stadio avanzato
– immagine reperita in rete –
  • INFIAMMAZIONE DELLA VESCICA NATATORIA: è un problema molto frequente nei carassi sopratutto se non viene curata l’alimentazione e non si rispettano i giorni di digiuno consigliati. Un pesce con vescica natatoria infiammata non riuscirà a nuotare verso il fondo della vasca ma galleggerà inesorabilmente a pelo dell’acqua, a volte a pancia in su. In casi simili è bene tenere a digiuno il pesce per almeno 2 giorni e al terzo reintegrare il cibo con parsimonia dando per qualche giorno solo piselli sbollentati e un pezzettini di aglio fresco. Le verdure infatti sono facilmente digeribili al contrario dei fioccati e l’aglio è un ottimo antinfiammatorio naturale che può essere somministrato al pesce anche a scopo preventivo. Se dopo un ciclo di dieta correttiva non vi sono cambiamenti, è bene rivolgersi al proprio veterinario per tentare una cura antibiotica. Questa patologia non va sottovalutata in quanto potrebbe cronicizzarsi.
carassio eteromorfo con problemi alla vescica natatoria
– immagine reperita in rete –
  • MALATTIA DEI PUNTINI BIANCHI (ictioftiriasi): l’ictiofitiriasi è una delle malattie può comuni negli acquari appena avviati o in cui sono appena stati introdotti nuovi pesci. Questa patologia è innescata da un protozoo, Ichthyophtirius multifiliis, che infesta la vasca ma sopratutto utilizza per svilupparsi e riprodursi i vostri pesci come ospiti. E’ altamente contagiosa e se non curata porta alla morte del pesce. Ci accorgiamo della presenza del protozoo in quanto, il suo ciclo biologico comprende lo stadio di ciste che noi percepiamo appunto come “puntino” sulla livrea del pesce. Per curare l’ictioftiriasi è necessario rivolgersi al vostro veterinario in quanto i medicinali per contrastarla non sono più vendibili in Italia. Un acquario infestato senza pesci al suo interno torna “sano” in 3 giorni (per essere sicuri è bene attendere anche una settimana), perchè il protozoo senza ospite non è in grado di sopravvivere.
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pesce con malattia dei puntini bianchi
– immagine archivio sera-
  • IDROPISIA: la causa più probabile dell’idropisia è una batteriosi interna a cui possono associarsi altri problemi. I sintomi sono addome gonfio, squame sollevate, apatia, opacità degli occhi, protrusione dell’ano. Quando si presenta difficilmente il pesce riesce a salvarsi in quanto gli organi smettono di funzionare e ciò fa si che i liquidi si accumulino all’interno dell’animale. I batteri che causano l’idropisia sono normalmente presenti in acquario ma colpiscono il pesce solo quando questo è sottoposto a stress, fame, alimentazione sbagliata, trasporto violento, condizioni igieniche dell’acqua carenti. Nel caso in cui il vostro pesce presenti tali sintomi contattate immediatamente il vostro medico veterinario esperto in ittiologia. Dopo un caso di idropisia è bene trattare l’intera vasca in quanto si tratta di una patologia contagiosa.
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pesce rosso con idropisia
– immagine reperita in rete –

Bene ragazze, anche per oggi concludo qui e chiudo definitivamente il capitolo pesci rossi sul blog, spero di non avervi annoiate!

naturalmenteJo