IN CUCINA CON NATURALMENTEJO: VELLUTATA DI CAROTE

Ciao ragazze, scusate la prolungata assenza ma purtroppo nell’ultimo periodo è successo di tutto.. in primis l’influenza e secondo luogo i ladri che hanno deciso di far visita esattamente al mio vicino di casa con conseguente arrivo di polizia e pompieri anche nel nostro appartamento per vedere se si poteva entrare in qualche modo nella casa affianco senza dover smontare o ancor peggio buttare giù la porta..
Ecco perchè tutti i miei progetti per le foto-ricette purtroppo sono saltati, ma ho deciso che continuerò comunque a postarle perchè sono ricette semplici che possono tranquillamente essere utilizzate anche durante l’anno!
Questa sera mi sono cimentata per la prima volta in una vellutata di carote e caspita, non pensavo proprio venisse così buona! così ho deciso, anche se non era programmato, di condividerla con voi! La ricetta, a grandi linee, me l’ha suggerita la mia compagna di università la quale me l’ha consigliata come come ottimo rimedio contro la nausea, l’acidità e i problemi di stomaco in quanto è in grado di riequilibrarne il pH, inoltre è ricca di vitamine e sali minerali! (così mi è stato detto 😀 )
Non essendo una cosa programmata non ho fatto fotografie, ma all’incirca la vellutata o zuppa di carote dovrebbe avere questo aspetto:
 
Le dosi che vi fornirò sono per una persona, se volete prepararla per più persone aumentate proporzionalmente le dosi!
 
Ingredienti:
– 2 carote medie
– cipolla
– prezzemolo
– sale
– olio evo
– 1/4 di dado da brodo
– acqua q.b.
 
Procedimento:
Lavate e pulite le carote privandole dello strato più superficiale, ovvero quello che è stato a contatto con la terra, dividete la radice a metà per la lunghezza e tagliate il tutto a fettine il più sottili possibile (in questo modo la cottura risulterà più veloce). Ponete le carote in una pentola, aggiungete la cipolla, il prezzemolo, il dado e coprite d’acqua. Infine aggiungete il sale e l’olio extravergine d’oliva (ne basta davvero poco quindi non esagerate o la vellutata risulterà nauseante). Accendete il fornello e portate a bollore a fuoco vivace, raggiunto il bollore abbassate la fiamma e limitatevi a mescolare di tanto in tanto. Controllate lo stato di cottura delle carote con una forchetta, quando queste saranno morbide tanto da cominciare a sfaldarsi contro di essa togliete il tutto dal fuoco.
Adesso armatevi di frullatore ad immersione e frullate il tutto. Se la zuppa vi sembrerà troppo liquida lasciatela cuocere ancora un pò di modo da far consumare l’acqua in eccesso, al contrario allungate con un pò d’acqua o brodo vegetale avendo cura di ricontrollare le dosi di sale.
Servite la vellutata ancora calda e lasciate a disposizione l’olio extravergine d’oliva da poter aggiungere a crudo e del parmigiano (nel caso in cui possiate mangiarlo.. io l’ho mangiata senza ed era ottima comunque!), potete inoltre decorare il piatto con un ciuffetto di prezzemolo fresco e mettere al centro tavola un cesto con pane tostato a cubetti o crostini. Se non foste amanti dei crostini potete aggiungere del riso, meglio se integrale!
 
Buon Appetito a tutte! 🙂
 
 
 

IN CUCINA CON NATURALMENTEJO: LE CREPES ALLA FARINA DI CECI

Ciao ragazze! anche se un pò in ritardo con i tempi ecco una ricetta velocissima per fare delle fantastiche crepes senza uova e senza derivati animali!
Probabilmente qualcuna di voi conosce ricette simili, personalmente è la prima volta che provo a farle e devo dire che sono buonissime! la pastella può essere usata anche per fare una “frittata” di zucchine, patate, cipolle ecc.. insomma potrete far lavorare assolutamente la fantasia!
Questa è la ricetta che ho usato io (le dosi le ho fatte sul momento andando a naso e cercando di ricordarmi come si faceva una classica pastella da crepes, con queste vi verranno fuori 3 mestoli circa di pastella, quindi 3 crepes piccine, se volete farne di più aumentate le dosi proporzionalmente).
 
Ingredienti:
– 4 cucchiai di farina di ceci (usatene una bio o comunque di buona qualità perchè è quella che darà il gusto a tutto il composto)
– 1 cucchiaio d’olio evo
– 1/2 cucchiaino di bicarbonato
– acqua q.b.
– sale 
– pepe
 
Farcitura:
a piacere
 
Procedimento:
Mettete in una terrina la farina di ceci, l’olio, il bicarbonato, il sale e il pepe.
 
 
A questo punto, aiutandovi con una frusta, incorporate poco alla volta l’acqua sino ad ottenere una pastella piuttosto liquida che possa essere raccolta comodamente con un mestolo da minestra.
 
 
Scaldate a fuoco vivo una padella antiaderente con pochissimo olio evo, quando l’olio comincia a sfrigolare abbassate il fuoco del fornello e portatelo quasi al minimo. Mettete un mestolo di pastella nella padella calda e fate cuocere il tutto pochi minuti per lato. Attenzione: proprio come accade per le crepes tradizionali, anche la farina di ceci brucia facilmente, quindi fate attenzione perchè ci vuole veramente poco per fare un pasticcio!
 
 
Andate avanti e ripetete la cottura per ogni mestolo di pastella sino a quando non l’avrete terminata.
Consiglio: se potete farcite subito la vostra crepes o rischierà di rompersi.. io purtroppo ero da sola e infatti la seconda, durante la farcitura, mi si è rovinata.
 
 
Se dovete servirle come antipasto vi consiglio di farcile e arrotolarle di modo da poter poi tagliare tanti rotolini a mo’ di sushi, magari servendoli su un letto di lattuga per fare un pò di scena. Potete farcire la vostra crepes come meglio credete: 
– se non siete vegetariani ne avete intolleranze nei confronti dei latticini potete buttarvi sulla classica prosciutto cotto e formaggio
– se siete vegetariani potrete fare una farcitura caprese con pomodorini a dadini, mozzarella, sale olio e origano oppure con una crema di formaggio caprino, erba cipollina, sale e pepe. 
Io ho optato per la versione “ligure” ovvero la farcitura con il pesto!
Dovete sapere che qui in liguria, quando si va nelle creperie, tra le crepes salate c’è sempre la versione al pesto.
 
Per chi non sapesse come si prepara il pesto ligure, vi ricordo velocemente la ricetta..
Ingredienti:
– Foglie di basilico
– olio evo
– aglio
– parmigiano (c’è chi mette parmigiano e pecorino insieme, personalmente preferisco la versione con solo parmigiano)
– pinoli
– sale q.b.
 
Procedimento (tradizionalmente si utilizzava il mortaio, io lo faccio tranquillamente nel robot da cucina): lavate e asciugate le foglie di basilico fresco e ponetele nel bicchiere del robot da cucina insieme a uno spicchio d’aglio (se ne fate poco mettetene mezzo), una manciata di pinoli, una manciata di parmigiano e/o pecorino ed il sale. Azionate le lame e a filo aggiungete l’olio sino a quando non avrete raggiunto la consistenza di una crema spalmabile. A questo punto assaggiate, aggiustate eventualmente di sale e spalmate il pesto sulle vostre crepes. Se ve ne dovesse avanzare potete conservarlo nel frigo, in un recipiente per qualche giorno, avendo cura di coprire la supercie con dell’olio di modo che non scurisca. Con il pesto in eccesso potete condire degli ottimi spaghetti, meglio se le bavette (ovvero lo spaghetto lievemente schiacciato.. qui in liguria è un classico) oppure una pasta fresca a base di farina di castagne.
 
Care ragazze spero di avervi dato un’idea simpatica per preparare un gustoso antipasto! Alla prossima 🙂
 
 

IN CUCINA CON NATURALMENTEJO: IL TORTINO VEGANO ALLA ARSHES

Ciao ragazze! essendomi rassegnata a dover cucinare e avendo zero fantasia quando sono stanca, qualche sera fa, mentre parlavo con Daniela (in arte Arshes di *ArshesOnTheOtherside*) ho chiesto un aiuto sul come mettere insieme qualcosa di gustoso con quello che avevo in casa..e questa è la ricetta che ne è uscita 🙂
 
Ingredienti:
– 3 patate
– bietole o spinaci
– pinoli
– cipolla
– olio evo 
– pasta sfoglia
– spezie a piacere (io ho utilizzato maggiorana, noce moscata e pepe nero)
– sale q.b.
– pane secco grattuggiato
 
Pulite le bietole e le patate lessandole entrambe in acqua salata.
 
 
Prendete le bietole e mettetele in una casseruola (meglio se avete una padella) e ripassate la verdura con olio evo, pinoli e cipolla tagliata fine (io avevo solo la cipolla secca). Se le foglie delle bietole vi risultano troppo grandi tagliatele. Fate soffriggere il tutto sino a che l’acqua delle bietole non si sarà ritirata. 
 
 
Sbucciate le patate, eliminate le parti brutte e schiacciatele con uno schiaccia patate (io per far prima ho utilizzato la forchetta).
 
 
Unite bietole e patate, a questo punto aggiungete le spezie, 1 o 2 cucchiai d’olio a seconda della durezza del composto. Assaggiate e aggiustate di sale se serve.
 
Stendete la vostra sfoglia e bucherellatela per evitare che si gonfi in cottura.
 
 
Versate il ripieno all’interno della sfoglia, spianatelo e ripiegate il bordo di pasta in eccesso formando un grazioso bordino, spolverare la superficie con il pane secco grattuggiato.. a questo punto siete pronti per infornare!
 
 
Infornate a 180-200°C sino a quando la pasta sfoglia non risulterà croccante e dorata.
 
 
Lasciate intiepidire e servite con un contorno di verdure fresche come pomodori o insalta. Se realizzata in una teglia quadrata sarà certamente un simpatico cibo da “finger food”una volta tagliato a quadratini, in quanto l’impasto risulterà compatto e non rischierete di trovarvi la torta salata ovunque!
E anche per questa foto ricetta è tutto! Alla prossima!
 

IN CUCINA CON NATURALMENTEJO: I MUFFIN VEGANI AL CACAO

Ciao ragazze!
scusate l’assenza dell’ultimo periodo ma ho veramente tante cose in ballo.. comunque, questa sera ho deciso di rilassarmi preparando i muffin per la mia dolce metà! 
Come al solito, essendo io ancora agli inizi con la cucina vegana, non mi sono inventata nulla e ho preso spunto dal video di Valedocet!
La ricetta è molto semplice e veloce, le uniche cose indispensabili per la buona riuscita dei dolcetti sono i pirottini, l’apposita teglia da muffin e un pò di olio di gomito per girare l’impasto!
 
Ingredienti:
– 400 g di farina 0
– 180 g di zucchero
– 4 cucchiai di cacao in polvere (io ho utilizzato quello già zuccherato ma i muffin non sono venuti eccessivamente dolci, se usate quello amaro aumentate un pò la dose di zucchero)
– 250 ml di latte di soia aromatizzato alla vaniglia
– 100 ml di olio di semi (io ho utilizzato quello di semi di mais, evitate l’olio d’oliva perchè è troppo pesante e ha un gusto troppo connotativo per i dolci)
– 1 bustina di lievito per dolci (meglio se bio)
– un pizzico di sale
 
 
Preparazione:
 
Unite in una terrina la farina, lo zucchero, il sale, il cacao in polvere e mescolate il tutto aiutandovi con una frusta.
 
 
A parte unite latte e olio e poi incorporate la soluzione ottenuta nelle polveri sino ad ottenere un crema piuttosto densa.
 
 
Aggiungete la bustina di lievito ed aggiustate la consistenza dell’impasto aggiungendo eventualmente del latte di soia se dovesse risultare troppo duro. La consistenza giusta è quella dei classici impasti da torta.
 
A questo punto disponete i pirottini nella teglia da muffin, riempiteli e infornate i vostri dolcetti a 200°C per 15 minuti (forno statico).
 
 
Una volta pronti, sfornateli, lasciateli raffreddare e buon appetito!
 
 
Un consiglio in più: se come me volete utilizzare i muffin per la colazione e conservarli per più giorni, avvolgeteli uno ad uno nella pellicola per alimenti e riponeteli nel frigorifero!
 
Ragazze vi ricordo che il giveaway è sempre aperto con premi assolutamente naturali ed ecobio! Vi aspetto!
 

IN CUCINA CON NATURALMENTEJO: IL POLPETTONE LIGURE RIVISITATO

Ciao ragazze! mi sono appena resa conto che quando ho aperto il blog mi ero prefissata ogni tanto di postare qualche ricettina sfiziosa, magari vegetariana se non addirittura vegana.. Ho appena terminato di cucinare un piatto tipicamente ligure, purtroppo non l’ho fotografato, ma mi sono detta che nonostante manchino le immagini, qualcuno potrebbe trovare uno spunto sano e gustoso 🙂
 
Per chi ancora non lo sapesse, io non sono vegetariana ma non amo mangiare ne carne ne pesce sia per motivi etici sia per preferenze personali,inoltre da ormai quasi 4 anni ho scoperto di essere allergica alle uova e sono da sempre intollerante al latte e derivati.. ora vi starete domandando.. ma che diamine mangi?? sino a qualche tempo fa me lo sono chiesta anch’io.. sino a che non mi sono rassegnata a cucinare ex novo quasi tutto.. quindi al bando la pigrizia e cibi pronti e benvenuti fornelli!
La cucina della mia regione devo dire che mi è stata molto utile, infatti la cucina ligure è particolarmente ricca di verdure o comunque piatti facilmente modificabili, oggi perciò vorrei proporvi la ricetta del POLPETTONE LIGURE e la mia personale rivisitazione per renderlo appetibile anche a me, il procedimento è pressocchè identico!
 
POLPETTONE (ricetta originale)
– fagiolini (cornetti)
– patate
– 1 o 2 uova a seconda della quantità dell’impasto
– maggiorana
– parmigiano
– noce moscata
– sale
– olio extravergine d’oliva
 
POLPETTONE (ricetta riadattata)
– fagiolini (cornetti)
– patate 
– tofu morbido o ricotta di capra (per chi può fare uno strappo alla regola la ricotta di capra è quella con minor contenuto di lattosio)
– maggiorana
– noce moscata
– sale
– olio extravergine d’oliva
– pan-grattato
 
Procedimento:
Pulite le verdure. Non ho dato quantità precise perchè solitamente vado ad occhio, l’importante è che più o meno sia patate che fagiolini siano presenti in quantità simili.
Lessate le patate sino a farle diventare morbide e fate lo stesso con i fagiolini.
Schiacciate le patate con il passaverdure, tagliate con la mezzaluna i fagiolini in modo fine ma non troppo e unite il tutto in una terrina capiente. Aggiungete un cucchiaio o due d’olio.
A questo punto se non avete problemi e fate la ricetta originale aggiungete le uova, il parmigiano, la maggiorana, la noce moscata e aggiustate di sale.
Se invece fate la versione rivista unite 200g circa di tofu o ricotta di capra al composto, maggiorana, noce moscata e sale quanto basta.
Amalgamate tutto il composto in modo omogeneo con una forchetta. Ungete una teglia con un filo d’olio (evitate la carta da forno in questo caso perchè il polpettone altrimenti tende a rimanere crudo) e versatevi dentro il composto; spianate il tutto con un cucchiaio e decorate la superficie con una forchetta, spolverizzatelo con del pan grattato (pane secco macinato).
Questo è il mio prima di essere infornato
 
 
infornate a 200 gradi per mezz’ora a forno statico, per rendere la superficie un pò più abbrustolita io gli ultimi 5 minuti di cottura aziono il forno ventilato. 
Una volta cotto lasciatelo intiepidire e servitelo con un contorno a piacere. E’ ottimo sia tiepido che a temperatura ambiente.



Buon appetito 🙂