BENVENUTO

Ciao ragazze! Ne approfitto per farvi un piccolo saluto e per presentarvi un nuovo membro della mia piccola famiglia..

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Appena l’ho visto è scattata la scintilla <3

Sabato andrò a prendergli un compagno, nel frattempo.. Io e il pinnutino di 3 cm appena vi auguriamo una buona giornata 😉

naturalmenteJo

CARASSIUS AURATUS #2: LA SCELTA DELL’ACQUARIO E GLI ACCESSORI INDISPENSABILI PER IL SUO AVVIO

Ciao ragazze! Ecco la seconda puntata relativa al Pesce rosso! Nel caso vi foste persi la prima parte potete leggerla cliccando qui.

Dopo aver fatto una panoramica sul carassius in quanto animale, passiamo ai problemi pratici: dove possiamo alloggiare i nostri pesci?

Prima regola per approcciarsi all’allevamento casalingo di questi pesci è sicuramente non prendere neppure in considerazione l’idea di utilizzare le classiche bocce che sono assolutamente inadatte ad ospitare i nostri carassi. Esclusa la boccia, dovremo orientarci nella scelta dell’acquario. La scelta del litraggio di quest’ultimo è strettamente legata al tipo di pesci rossi che volete tenere in casa e al loro numero, non il contrario. Se non avete possibilità di liberare i vostri pesci in laghetti o fontane di amici, escludete preventivamente tutte le specie omeomorfe. Esse infatti, una volta adulte, hanno bisogno di una quantità d’acqua a dir poco proibitiva in appartamento, a meno che non siate particolarmente appassionati, abbiate spazio in casa e possiate sostenere un discreto impegno economico dettato dalla gestione di acquari anche da 250-300 litri. I carassi omeomorfi infatti necessitano di minimo 100 litri a esemplare, in quanto, se ben alimentati, raggiungono tranquillamente i 30 centimetri.

Lo stesso discorso, ridimensionato, va fatto per le specie eteromorfe. Le specie eteromorfe o ornamentali presentano corpi compressi, tozzi, pinne molto lunghe e sono piuttosto scarse nel nuoto. Questo permette di ridurre piuttosto sensibilmente i litri pro capite che si aggirano intorno ai 50 litri a pesce; di conseguenza: per una coppia sarà necessario un acquario da 100 litri, per tre esemplari 150 e così via..

I litri dell’acquario si calcolano moltiplicando tra loro le 3 dimensioni della vasca:

– larghezza x altezza x profondità

un litro corrisponde ad 1dm^3 perciò se possediamo un acquario 60x30x40 cm in dm avremo 6x3x4 dm, moltiplicandoli otterremo il volume in dm^3 pari 72 quindi il nostro acquario conterrà 72 litri.

Fatta la scelta relativa alla tipologia di pesce, è giunto il momento di acquistare l’acquario. In commercio ne possiamo trovare per tutti i gusti; per non sbagliare è bene seguire queste semplici regole:

  • i vetri non devono essere bombati
  • è bene scegliere un acquario chiuso in quanto i carassi sono ottimi saltatori e potrebbero cadere accidentalmente sul pavimento
  • tenete presente che i litri dichiarati dal negoziante sono i litri lordi, ovvero i litri che l’acquario può contenere senza arredamento interno. I litri netti, quelli sfruttabili dal pesce, sono sempre inferiori

Insieme all’acquario, dovrete munirvi di:

  • Mobile per sorreggere la vasca: nei negozi specializzati ne trovate diversi. Essendo che con questi pesci si parla di litraggi non inferiori ai 100 litri, i mobili normali, a lungo andare rischiano di imbarcarsi sotto il peso della vasca e del relativo allestimento. Se non volete acquistarne uno potete costruirlo come sto facendo io, a breve pubblicherò le fotografie! Il bello del costruirsi il mobile è sicuramente il poterlo fare a proprio gusto.
  • Filtro: il filtro può essere, a vostra discrezione interno, quindi da posizionare all’interno della vasca, o esterno.
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esempio di filtro interno
-immagine reperita in rete-
  • Materiali filtranti: i materiali filtranti sono quelli che trattengono la sporcizia e mantengono l’acqua pulita. I materiali filtranti da utilizzare sono principalmente: la lana di perlon, spugne di diversa granatura e cannolicchi. Spugne e lana formano il cosiddetto filtro meccanico, in quanto trattengono al loro interno i rifiuti solidi quali cibo e feci; i cannolicchi in ceramica formano il filtro biologico ovvero servono da punto di ancoraggio per tutti quei batteri benefici che trasformano i nitriti, composti organici altamente tossici, in nitrati. I cannolicchi vanno acquistati una sola volta e non vanno più sostituiti.
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lana di perlon
– immagine reperita in rete-
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Spugna
-immagine reperita in rete-
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cannolicchi
-immagine reperita in rete-
  • Pompa: la pompa va alloggiata nel filtro interno ed è quella che genera il flusso d’acqua d’entrata e uscita. In commercio ce ne sono moltissimi modelli. E’ sempre bene optare per modelli sovradimensionati rispetto al litraggio della vostra vasca in quanto i pesci rossi sporcano molto e pompe poco potenti potrebbero facilmente intasarsi.
  • Riscaldatore: sebbene i pesci rossi siano cosiddetti “pesci d’acqua fredda” è bene munirsi comunque di un riscaldatore in quanto soffrono moltissimo gli sbalzi di temperatura e, in caso di malattia del pesce, può risultare utile per alzare gradualmente la temperatura. Anche in questo caso potete scegliere tra modelli interni o esterni come per il filtro.
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Esempio di riscaldatore interno
-immagine reperita in rete-
  • Aeratore: tutti i pesci hanno bisogno di acqua ben ossigenata, in particolare però i pesci d’acqua fredda. In natura infatti più l’acqua è fredda più contiene alte percentuali di ossigeno in soluzione, ne consegue che gli animali abituati a vivere a basse temperature abbiano bisogno di acque particolarmente ossigenate. Per sopperire a questo problema possiamo immettere in vasca delle piante e abbinarvi un aeratore. L’aeratore è composto da un motore, da un tubo in gomma e da una pietra porosa. Solitamente in commercio, chiedendo un aeratore, vi verrà fornito solo il corpo motore e dovrete acquistare a parte il tubo e la pietra.
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Aeratore
-immagine reperita in rete-
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Tubo per aeratore
-immagine reperita in rete-
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pietra porosa per aeratore
-immagine reperita in rete-
  • Fondo per piante (opzionale): nel caso vogliate inserire delle piante bisogna preparare il fondo concimandolo, per questo motivo solitamente si compra l’argilla apposita. Costa pochi euro e la trovate nei negozi di animali con un reparto di acquariologia bene fornito.
  • Sabbia da fondo: per i pesci rossi è indicato un fondo a granulometria medio-fine per evitare incidenti. Non di rado infatti capita di vedere i pesci prendere in bocca i sassi e risputarli, con granulometrie maggiori può capitare che il sasso si incastri nella bocca del pesce. Per la scelta del fondo, evitate sabbie dai colori fluo a pochi euro, esse infatti non sono adatte e potrebbe rilasciare calcare nell’acqua. Orientatevi verso fondi naturali dai colori tenui.
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Sabbia da fondo a granulometria fina
-immagine reperita in rete-

Bene ragazze, per oggi è tutto! Nel prossimo articolo tratterò l’allestimento dell’acquario, della maturazione del filtro e del ciclo dell’azoto! Spero di esservi stata utile!

naturalmenteJo

CARASSIUS AURATUS (IL PESCE ROSSO): LE VARIETA’

Ciao ragazze! Essendo che prossimamente ospiterò in casa dei pesciolini rossi ho deciso di rivedere la scheda che avevo scritto tempo fa in modo da renderla più completa ed esaustiva.  In questi giorni sto leggendo tanto per non fare errori perciò, essendo che le informazioni sono parecchie, ho deciso di dividere la guida in più articoli in modo da non tralasciare nulla! Oggi perciò approfondirò il tema delle varietà di carassius disponibili.

Il Carassius auratus, conosciuto comunemente con il nome di pesce rosso, è un parente stretto delle carpe e nasce principalmente come animale decorativo. Considerato un pesce sacro, è stato per diversi secoli animale di possedimento esclusivo delle famiglie reali e nobili cinesi. Troviamo infatti, testimonianze relative alla presenza del Carassius e al suo allevamento in numerosi tomi risalenti alla dinastia Ming.

Tutti gli esemplari di Carassiuss che oggi troviamo in commercio derivano dall’incrocio tra la carpa Crucian, conosciuta anche con il nome di Carpa a specchi e il Carassius auratus selvatico denominato Funa.

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carpa crucian (carpa a specchi)
-immagine reperita in rete-

Le varietà disponibili si distinguono in due categorie:

  • omeomorfe —> varietà molto simili alla forma originaria.

Sono considerate varietà omeomorfe:

  • Carassius comune: considerato il pesce rosso per eccellenza è la varietà più simile al fenotipo originario.
pesce rosso comune
pesce rosso comune
-immagine reperita in rete-
  • Comet: presenta il corpo del pesce rosso comune ma con la variante di avere pinne maggiormente sviluppate, in particolar modo quella caudale.
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pesce rosso cometa
-immagine reperita in rete-
  • Shubukin: molto simile al cometa è caratterizzato da squame trasparenti o dalla colorazione variegata chiamata appunto Calico.
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Pesce rosso Shubukin/calico
-immagine reperita in rete-
  • eteromorfe (conosciute anche con il nome di Orifiamma derivante dal latino “fiamma aurea”) —> varietà selezionate con pinne e corpo deformate rispetto al fenotipo originario.

Fanno parte delle varietà eteromorfe: 

  • il Faintail: caratterizzato da un corpo ovoidale e pinne particolarmente sviluppate. Particolarità dei Faintal è la pinna caudale doppia e l’anale divisa in due parti.
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Pesce rosso Faintail
-immagine reperita in rete-
  • Veiltail: simile al Faintal, il veiltail ha pinne a velo portate all’esagerazione.
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Pesce rosso Veiltail
-immagine reperita in rete-
  • Oranda: presenta un corpo simile a quello del Faintail, è caratterizzato dal Wen, un’escrescenza del capo formata dalla crescita anomala della pelle che si manifesta dal secondo anno di età.
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Pesce rosso Oranda
-immagine reperita in rete-
  • Ranchu: corpo ovoidale, assenza della pinna dorsale, pinna caudale doppia e corta. Come nell’oranda è presente il Wen ed è una varietà che patisce particolarmente gli sbalzi di temperatura.
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Pesce rosso Ranchu/testa di leone
-immagine reperita in rete-
  • Chicco di riso o Pearscale: con corpo ovoidale, pinne corte e doppie, il Pearlscale è caratterizzato dalla presenza di accumuli di calcio a livello delle squame. E’ un pesce che va maneggiato con molta delicatezza proprio per evitare di rovinarne la livrea. 
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Pesce rosso chicco di riso Pearscale
– immagine reperita in rete-
  • Telescopic eye: corpo tondeggiante, pinne ben sviluppate ha la peculiarità di avere gli occhi particolarmente sporgenti e tondeggianti detti appunto telescopici. La versione più conosciuta è il Black moor, pesce rosso con colorazione nero velluto e riflessi oro-marrone.
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Pesce rosso Black moor
-immagine reperita in rete-
  • Bubble eye: questa varietà è caratterizzata da vescicole piene d’acqua che circondano l’occhio.

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  • Celestial: varietà caratterizzata da occhi sporgenti e rivolti verso l’alto.

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  • Demekin: varietà con coprpo particolarmente tozzo e compresso, può combinarsi con le altre varietà creando mix curiosi come demekin con occhi a telescopio.
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Demekin
-immagine reperita in rete-

Conoscere la varietà del vostro pesce è molto importante per la scelta del litraggio dell’acquario e sopratutto per la scelta di eventuali compagni.

naturalmenteJo